“La cosa migliore e più sicura è avere equilibrio nella tua vita, riconoscere i grandi poteri attorno a noi ed in noi.”
Euripide
Ciò che ci dà sicurezza e ci fa vivere una vita equilibrata è riconoscere le energie che ci sono attorno a noi e quelle che abbiamo dentro.
E come le riconosciamo? Esiste un metodo che si tramanda di generazione in generazione, oppure è un’ indole che abbiamo da sempre?
- Il Battesimo del Viaggiatore
Avete mai osservato un neonato? È presente a se stesso, ha ben chiaro cosa sente e non si fa nessun problema a comunicarlo.
Sa che tutto è a sua disposizione, e lo chiede a squarciagola.
Non ha timore di vivere le sue emozioni e di far partecipi altre persone.
Per lui non esistono ostacoli, è pronto ad affrontare il mondo e a misurarsi con qualsiasi sfida gli si pone davanti con sicurezza e disinvoltura.
L’istinto guida le sue azioni e non permette che niente e nessuno si ponga fra sé e le sue avventure quotidiane, alla conquista del mondo.
E cosa cambia quando cresciamo?
- Come un salmone che risale la corrente
Nella nostra società, la capacità di conformarsi è spesso osannata come qualità imprescindibile che ci porta ad essere “brave” persone, pazienti e comprensive. Ma cosa succede se ci accorgiamo che essere adattabili significa venire a patti con noi stessi? Che la pazienza diventa sopportazione e la comprensione si tramuta in intolleranza?
Non adattarsi ad una situazione, ma al contrario, far sentire la propria voce, con rispetto e garbo, ci fa meno “bravi”?
Far valere la nostra identità di persone che vogliono far risplendere i propri talenti e così aiutare altri a scoprire i propri, ci fa meno rispettabili e rispettosi?
E se per fiorire, il nostro destino è quello di andare controcorrente come i salmoni?
- Il Primo Talento: Il coraggio
In qualsiasi situazione, per fare il primo passo serve coraggio.
Il coraggio di riconoscere che ciò che fino a questo momento abbiamo percepito come equilibrio, in realtà è il riassunto di millenni di regole e precetti che si sono adattati ai giorni nostri, ma il cui fine è rimasto quello della notte dei tempi;
Il coraggio di ammettere a noi stessi che le energie che abbiamo riconosciuto fino a questo momento sono quelle che ci hanno stordito e confuso invece di ossigenarci il corpo e la mente;
Il coraggio di toglierci dalla folla cercando un vicolo in disparte per riprendere fiato.
Il coraggio di uscire dalla corrente alla ricerca del nostro cammino.
Il coraggio di vedere i nostri talenti e volerli portare alla luce così da rispettare la nostra natura di individui.
Il coraggio di compiere il nostro viaggio con la fierezza, la meraviglia e l’entusiasmo di chi ha appena iniziato a muovere i primi passi e freme per portare alla luce i propri talenti e farsi guidare da essi, come ci si lascia guidare da punti cardinali sulla rosa dei venti.